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SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA, ItaliaFrancia, 1975

SALÒ O LE 120 GIORNATE DI SODOMA

ItaliaFrancia, 1975

Titolo internazionale: Salò or the 120 Days of Sodom

Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, dal romanzo Le centoventi giornate di Sodoma del Marchese de Sade. Collaboratori alla sceneggiatura: Sergio Citti. Direttore della Fotografia: Tonino Delli Colli. Operatori di ripresa: Carlo Tafani, Emilio Bestetti. Primo assistente di ripresa: Sandro Battaglia. Secondo assistente di ripresa: Giancarlo Granatelli. Scenografia: Dante Ferretti. Arredatore: Osvaldo Desideri. Costumista: Danilo Donati. Coordinamento musicale: Pier Paolo Pasolini. Consulente musicale: Ennio Morricone. Montaggio: Nino Baragli, Tatiana Casini Morigi. Interpreti e personaggi: Paolo Bonacelli (il Duca), Umberto Paolo Quintavalle (Sua Eccellenza), Giorgio Cataldi (il Vescovo), Aldo Valletti (il Presidente), Sergio Fascetti, Antonio Orlando, Claudio Cicchetti, Franco Merli, Bruno Musso, Umberto Chessari, Lamberto Book, Gaspare di Jenno (vittime maschi), Giuliana Melis, Faridah Malik, Graziella Aniceto, Renata Moar, Dorit Henke, Antinisca Nemour, Benedetta Gaetani, Olga Andreis (vittime femmine). Produzione: PEA (Roma) Les Productions Artistes Associés (Parigi). Produttore: Alberto Grimaldi. Direttore di produzione: Antonio Girasante. Durata: 116’.

Formato: DCP. Origine: Cineteca di Bologna, per concessione di Park Circus.Versione originale. Sottotitoli: inglesi.

Restaurato da Cineteca di Bologna e CSC – Cineteca Nazionale, in collaborazione con Alberto Grimaldi, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata. Grading supervisionato da Carlo Tafani, operatore alla macchina del film.

Liberamente ispirato al romanzo incompiuto del Marchese de Sade, Le 120 giornate di Sodoma, e ambientato negli anni della Repubblica di Salò, quattro fascisti, rappresentanti i quattro poteri, fanno rapire una schiera di giovani donne e uomini per poi segregarli in una sontuosa villa di campagna a Marzabotto, dove intendono sfruttarli per soddisfare le proprie perversioni sessuali. Sottoposte a un regolamento rigido e spietato, le vittime sono obbligate ad ascoltare gli scioccanti racconti di tre anziane ex prostitute d’alto bordo sulle passioni sessuali più estreme di vecchi clienti, affinché i Signori possano trarre ispirazione per disporre liberamente dei giovani sequestrati; una quarta donna accompagna le narrazioni al pianoforte, contribuendo a creare un’atmosfera tetra e surreale.

“Salò o le 120 giornate di Sodoma è un film elegante, lucido e al tempo stesso fantastico e funebre. Occorre fare un’osservazione, a mio parere, fondamentale: si tratta di un film in cui non c’è neppure l’ombra del sentimento crudele, anche se, poi, il tema è, appunto, la crudeltà. E questo per la buona ragione che, come appare sia nel film sia in tutte le opere letterarie e cinematografiche di Pier Paolo Pasolini, egli non era crudele. Semmai era portato ad accettare la sofferenza, a subirla; ma non si può assolutamente dire che questa tendenza affiori nel film. Il quale è, invece, fedele, fin troppo, al testo di Sade, in maniera critica e mimetica. Ne seguono due caratteri importanti del film: da una parte, l’aggancio del sadismo al fascismo è messo in atto non tanto a livello storico quanto a livello metafisico; dall’altra il film non è sadico, è semmai una riflessione cinematografica sull’opera di Sade.”

(Alberto Moravia)

Sabato 2 Aprile 2022, h. 8:00 pm

Venerdì 8 Aprile 2022, h. 7:00 pm

Salò

  • Organizzato da: IIC Melbourne