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Feast from the Sicilian garden – Talk and Degustation

La scoperta dei prodotti e progetti di eccellenza siciliana sarà accompagnata dalla condivisione di storie e racconti dei sistemi per mantenere la fertilità delle campagne e tutelare la biodiversità. Tony Nicolini dialogherà con Paolo Inglese Professor of Agricultural, Food and Forestry Sciences, e l’ ambasciatrice del cioccolato Sabadì, Natalia Caruso.

Un occasione di incontro e dialogo informale per condividere con il pubblico le proprie esperienze di scambio di saperi e discutere insieme di ricchezza alimentare e salute a partire da grani antichi, olio, mieli e marmellate, e cioccolato di Modica.

Grani Antichi_La Sicilia con la sua ampia varietà di microclimi e diverse tipologie di terreno è adatta ad accogliere la coltivazione dei grani antichi siciliani. L’agricoltura contadina ha custodito varietà di grano antico che rappresentano un patrimonio prezioso sia per le loro proprietà organolettiche sia per il loro valore in ambito di conversione ecologica nell’ottica di tutela dell’ambiente. Si tratta di una filiera che riveste una particolare importanza per il settore agricolo siciliano. Dal grano hanno origine importantissime trasformazioni, come la pasta, il pane, i lievitati in genere e tutta la pasticceria siciliana.

L’ Olio. è un elemento imprenscindibile. Il Mediterraneo è una civiltà dell’ olivo- afferma Braudel-In Sicilia l’olio extra vergine di oliva è prodotto ancora oggi secondo le più antiche tradizioni.L’ isola è tra le regioni che ne producono in maggiori quantità in Italia: qui gli uliveti, spesso protetti da muretti a secco, si estendono a vista d’occhio. Si coltivano innumerevoli varietà di olive. L’80% delle coltivazioni riguarda le varietà Biancolilla, Cerasuola, Moresca, Oglialora Messinese, Santagatese, Tonda Iblea, Nocellara del Belice, Nocellara Etnea. Il restante 20% è invece composto da Brandofino, Crastu, Giarraffa, Minuta, Pidicuddara, Verdello, Zaituna e un’altra ventina di varietà poco diffuse.

Il miele d’ape nera sicula, patrimonio siciliano e presidio Slow Food dal 2008, oltre ad essere una delizia per il palato, dolce e vellutato, è soprattutto un concentrato di polifenoli e antiossidanti (dalle tre alle dieci volte in più rispetto agli standard), ed anche di sostanze antibatteriche e antifungine non presenti in altri tipi di miele. La storia del miele d’ape nera è legata a doppio filo alla figura di Carlo Amodeo, apicoltore siciliano che presso la facoltà di agraria a Palermo fu allievo di Pietro Gendoso, entomologo grande studioso dell’ape nera sicula. Insieme decisero di isolare l’ape nera per preservarla, inizialmente ad Ustica, poi ad Alicudi, Filicudi e Vulcano.
Le docili api nere sicule consentono la smielatura a mani nude, ma queste api hanno anche il pregio di una grande tolleranza sia al caldo che al freddo; ciò le rende molto più produttive rispetto alle altre api, senza limiti di stagionalità. Sono inoltre molto resistenti a parassiti e pesticidi.
Amodeo ha un ruolo chiave nel salvarla dall’estinzione e nel fare del miele prodotto un importante presidio Slow Food, che ad oggi ha 8 produttori ufficiali in tutta la regione.

Il cioccolato di Modica storicamente inizia ad essere prodotto nel 700 in Sicilia e in altri territori dominati dagli Spagnoli, incluso Modica.Gli Spagnoli furono i primi ad unire le fave di cacao allo zucchero e a creare un cioccolato che si avvicina al cioccolato ancora prodotto a Modica, divenuta patria del cioccolato artigianale. Sabadì ( premio Tavoletta d’Oro per il miglior cioccolato di Modica per l’ottavo anno consecutivo) ci guiderà tra le eccellenze del cioccolato artigianale al massimo delle sue potenzialità: ingredienti selezionatissimi, locali e stagionali, presidi Slow Food che danno risalto alla ricchezza produttiva della Sicilia. Lavorazioni a freddo per mantenere intatte le qualità delle materie prime.

  • Organizzato da: IIC Melbourne