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APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA, Italia, 1970

APPUNTI PER UN’ORESTIADE AFRICANA

Italia, 1970

Titolo internazionale: Notes for an African Orestes

Regia: Pier Paolo Pasolini. Commento: Pier Paolo Pasolini. Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini. Direttori della Fotografia: Pier Paolo Pasolini, Giorgio Pelloni, Mario Bagnato, Emore Galeassi. Fotografia: uno Montaggio: Cleofe Conversi. Musica originale: Gato Barbieri, eseguita da Gato Barbieri (sax), Donald F. Moye (batteria), Marcello Melio (basso) e cantata da Yvonne Murray e Archie Savage. Suono: Federico Savina. Produzione: Gian Vittorio Baldi e IDI Cinematografica (Roma) I Film dell’Orso. Durata: 73’.

Formato: DCP. Origine: Cineteca di Bologna, per concessione di Surf Film.

Versione originale. Sottotitoli: inglesi.

Restaurato da Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata (Bologna), grazie ai materiali messi a disposizione dal produttore Gian Vittorio Baldi. Dai negativi 16mm scena e colonna, sono state stampate matrici di conservazione 35mm.

Il regista, in viaggio attraverso l’Uganda, la Tanzania e il Tanganika, cerca luoghi e personaggi che gli consentano di ambientare l’Orestiade di Eschilo nell’Africa di oggi. Le immagini di possibili interpreti della tragedia si mescolano con scene di vita quotidiana. Il materiale viene poi presentato ad alcuni studenti africani residenti a Roma, che discutono il film con Pasolini.

“La ricerca della forma aperta degli appunti, del “non finito”, che contamina l’annotazione diaristica con il documentario antropologico, l’ellissi poetica con il respiro narrativo, ha ispirato a Pier Paolo Pasolini alcuni affascinanti film “impuri”. Negli Appunti per un’Orestiade africana, il poeta-regista immagina di ambientare una versione moderna della tragedia eschilea nel corpo tormentato di un’Africa ancora tribale, ma che sta assumendo i primi segni della modernità. La trasformazione delle Furie – che Pasolini decide di evocare nelle forme degli alberi – in Eumenidi, adombra dunque la conversione e la pacificazione delle pulsioni ancestrali radicate nell’Africa arcaica. Per la prima volta, il regista è l’operatore di tutte le riprese originali, ma utilizza anche drammatici filmati di repertorio bellico.”

(Roberto Chiesi)

Domenica 22 Maggio 2022, h. 6:00 pm

Orestiade africana

 

  • Organizzato da: IIC Melbourne