Cooperazione culturale tra Italia e Australia
L’8 gennaio 1975 venne firmato un Accordo Culturale tra Italia e Australia con lo scopo di contribuire al rafforzamento delle relazioni di amicizia e di sviluppare ulteriormente gli scambi culturali e formativi tra i due Paesi e i loro popoli.
Da allora, l’Accordo è stato rivisto su base quadriennale.
L’attuale Programma di Cooperazione Culturale riconosce i legami a livello di tradizioni e di cultura che esistono tra i due Paesi, e l’importante presenza in Australia di australiani di origine italiana.
Nel programma viene messo in risalto che l’Australia riconosce l’apprezzabile contributo, da parte delle associazioni e dei gruppi della comunità Italo-australiana, all’arricchimento della cultura e della vita sociale australiana e allo sviluppo economico del Paese.
Il Governo italiano sottolinea l’importanza della sempre più cospicua diffusione della lingua e cultura italiana in Australia, non solo per preservare l’eredità culturale della comunità italiana, ma anche in previsione di un mantenimento del ruolo della lingua italiana come lingua di cultura, che possa contribuire alla crescita e allo sviluppo della nazione australiana.
Le due nazioni hanno inoltre confermato il loro interesse a cooperare per migliorare la loro rispettiva immagine al fine di mantenere ed approfondire contemporaneamente la conoscenza delle caratteristiche socio-culturali di entrambi i Paesi, e promuovere lo scambio di informazioni, missioni di giornalisti, progetti e mostre editoriali.
> Scambio docenti, esperti e personalità della cultura
L'Ufficio VIII della Direzione Generale per la promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale gestisce il Capitolo di Bilancio n. 2619.7 destinato a finanziare gli scambi di visite tra docenti, esperti e personalità della cultura italiani e rappresentanti del mondo delle università e della cultura di altri Paesi con i quali è in vigore un Programma Esecutivo di Cooperazione culturale.
In assenza di Programma Esecutivo, lo scambio può comunque avvenire dietro invito ufficiale rivolto da parte di una istituzione universitaria o culturale italiana al singolo docente o esperto straniero o viceversa dietro invito di una istituzione culturale straniera al docente o esperto italiano.
Scopo dello scambio è lo sviluppo dei rapporti culturali bilaterali in settori di comune interesse anche per promuovere - ove possibile - specifiche collaborazioni tra le Università e gli Enti di ricerca.
A. Ai docenti, esperti e personalità della cultura stranieri invitati in Italia l'Ufficio può accordare un contributo per le sole spese di soggiorno. La persona interessata dovrà inviare all'Ambasciata d'Italia o all'Istituto Italiano di Cultura presenti nel Paese dal quale proviene un dossier composto di:
1) lettera di invito scritta su carta intestata dell'istituzione universitaria o culturale italiana con data e firma;
2) Curriculum Vitae;
3) piano di lavoro per la missione da effettuare, che descriva sinteticamente l'attività scientifica prevista durante il soggiorno.
L'Ambasciata o l'Istituto provvedono alla trasmissione del dossier all'Ufficio VIII e a comunicare successivamente alla persona interessata l'eventuale approvazione dell'erogazione del contributo. Quest'ultimo corrisponde a una somma forfettaria e onnicomprensiva, attualmente calcolata in € 120,00 giornalieri per i primi 6 giorni e € 93,00 giornalieri per il settimo e l'ottavo giorno (totale massimo € 906,00). Non è previsto il finanziamento delle spese di soggiorno oltre gli 8 giorni.
L'usuale procedura per il pagamento prevede l'erogazione in contanti presso l'Ufficio XI della DGRI (Ufficio Cassa), con conseguente necessità di un passaggio a Roma. Le richieste, corredate dalla documentazione di cui sopra, dovranno pervenire all’Ufficio IV tassativamente almeno 20 giorni prima della data di partenza della persona invitata.
In considerazione delle difficoltà logistiche e dell'aggravio potenziale delle spese di viaggio l'Ufficio IV ha individuato una procedura più agevole per gli interessati che prevede l'erogazione del contributo attraverso la rete delle Tesorerie Provinciali presenti sul territorio nazionale. Qualora si volesse usufruire di questa più comoda procedura, in considerazione dei più lunghi tempi di attivazione, le richieste corredate dalla documentazione di cui sopra dovranno pervenire tassativamente almeno 45 giorni prima della data di partenza.
B. Per quanto riguarda le missioni all'Estero di docenti, esperti e personalità della cultura italiani, per le quali è previsto il rimborso delle sole spese di viaggio, è necessario che, sempre attraverso l'Ambasciata o l'Istituto di Cultura in loco, l'Ufficio VIII riceva un dossier composto da sette documenti:
1) lettera di invito dell'istituzione ospite, su carta intestata, datata e firmata;
2) lettera di accettazione della persona invitata, scritta su carta intestata, datata e firmata;
3) dati personali dell'invitato, ossia nome, cognome, luogo e data di nascita, residenza, codice fiscale, trasmessi anch'essi con un documento sottoscritto;
4) dati bancari di conto corrente dell'invitato, completi di codice IBAN, trasmessi con documento sottoscritto;
5) copia in formato elettronico o scansionato del biglietto aereo e/o ferroviario.
In questo caso il rimborso è erogato dal Ministero nella misura dell'80% delle spese di viaggio sostenute, con accredito sul conto corrente dell'interessato.
6) C.V.
7) breve relazione sull'attività svolta.
Cooperazione tecnico-scientifica tra Italia e Australia
La cooperazione tecnico-scientifica fra l'Italia e l'Australia, per le innumerevoli affinità e per il fatto che entrambe giocano un ruolo fondamentale nelle rispettive aree geopolitiche, si ritiene sia di rilevanza strategica per i due Paesi che intendano migliorare e valorizzare reciprocamente le proprie competenze del “sapere scientifico” e dello “scambio tecnologico”.
È in tale contesto che dal 1982 è stato istituito l’Ufficio dell’Addetto Scientifico presso l’Ambasciata italiana in Australia con lo scopo di promuovere la scienza italiana nonchè la capacità d’innovazione dell’industria italiana tecnologicamente avanzata.
La vastità del territorio australiano, l’elevato grado di formazione tecnico-scientifica presente nel paese, la nutrita presenza di ricercatori e scienziati di origine italiana in Australia nonchè gli ultimi orientamenti del Governo italiano tesi a valorizzare il patrimonio scientifico, tecnico e culturale degli italiani all’estero, risultano essere tutti elementi che giustificano l’approccio di “Sistema” avviato dall’Ambasciata.