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1) “Una Scuola Italiana” – Rassegna “5 pezzi non tanto facili” sul documentario italiano contemporaneo.

Una Scuola Italiana [2010, 75′], regia di Angelo Loy e Giulio Cederna, apre la rassegna “5 pezzi non tanto facili” sul documentario italiano contemporaneo.

Il film è realizzato all’interno della scuola comunale dell’infanzia Carlo Pisacane di Torpignattara (RM).

In un’aula di una scuola d’infanzia è in corso un laboratorio teatrale. Le maestre raccontano il viaggio di Dorothy nel magico mondo di Oz. Ad ascoltare ci sono bambini tra i tre e i cinque anni, tutti nati in Italia da genitori stranieri. Frequentano la scuola materna Carlo Pisacane, nel cuore di Torpignattara, quartiere storico e popolare di Roma oggi abitato da un numero crescente di famiglie immigrate: un fattore che fa aumentare la conflittualità. E mentre il laboratorio teatrale prosegue, la scuola diventa un vero e proprio caso di cronaca nazionale.

http://unascuolaitaliana.blogspot.com/p/il-film.html

“Una scuola italiana” è un viaggio di scoperte e di positive sorprese all’interno di una scuola romana, la Carlo Pisacane, diventata nel 2010 ‘scuola-scandalo’ perché la percentuale di bambini di origine straniera, nelle sue classi, supera l’80%. Nei mesi in cui il ministro dell’Istruzione proponeva di istituire il ‘tetto massimo’ del 30% per la presenza di scolari non italiani, animando i fantasmi della paura, dell’inquinamento delle tradizioni, del necessario ‘contenimento’ culturale dello straniero, i registi Giulio Cederna e Angelo Loy hanno voluto vedere e mostrare che cosa veramente accade alla Pisacane. Questo film restituisce con stile pulito e coinvolgente l’esito della loro ricerca: la scoperta di un ambiente percorso da una vivace riflessione pedagogica, e vivificato dagli sguardi, dall’amicizia, dal calore dei bambini che la frequentano. Cederna e Loy raccontano una scuola che è da anni simbolo d’integrazione tra le varie comunità e agente importante di conoscenza reciproca: valori fondamentali per l’equilibrio e lo sviluppo civile di un paese, che solo una politica stravolta ha trasformato in sintomi di pericolo, da sorvegliare e reprimere. Contiene quattro interviste (a una dirigente scolastica, una maestra, una coordinatrice e un genitore) sui temi della politica, della scuola, della convivenza.

https://www.youtube.com/watch?v=L7LfVicr1HI

ANGELO LOY, regista di documentari, ha conseguito il dottorato in biologia ittica e ha lavorato come ricercatore presso l’Università di Roma. Nel 1996 ha coprodotto il primo film di Emanuele Crialese, un’esperienza che ha fatto sì che abbandonasse una carriera universitaria promettente per tuffarsi nella professione di filmmaker. Da allora ha lavorato alla regia di documentari sociali (tra gli altri, il lungometraggio ‘Pinocchio Nero’ e ‘Una scuola italiana ‘).

A partire dal 2000 collabora con AMREF (African Medical and Research Foundation) dove ha promosso, insieme a Giulio Cederna e John Muiruri, un corso di formazione in video partecipativo (PV) nell’ambito del progetto AMREF per il recupero dei bambini di strada di Nairobi , in Kenya. Qui ha diretto per TV nazionali e internazionali diversi film partecipativi premiati, come ‘TV Slum’, ‘African Spelling Book’, ‘Millennium News’ e ‘The Turkish Glance’. Oltre che a Nairobi, ha condotto workshop sul film partecipato in Italia, Francia, Svizzera e Marocco.

GIULIO CEDERNA, giornalista, esperto nel campo della comunicazione sociale e autore di documentari, si occupa di infanzia, immigrazione e cooperazione. Ha ideato e dal 2010 cura l’’Atlante dell’infanzia a rischio’ (Treccani 2016). Ha collaborato all’enciclopedia ‘Diritti umani’ (UTET 2008) e ha scritto ‘Le avventure di un ragazzo di strada’ (Giunti 2005).

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La proiezione di “Una scuola italiana” sarà preceduta da una breve introduzione a cura di Toby MestitzFrancesca Mariani, entrambi insegnanti alla scuola elementare bilingue Brunswick South Primary School (http://brunswicksouthps.vic.edu.au/

Toby Mestitz insegna Inglese da quattro anni. Si descrive come una persona appassionata e di ampie vedute. Francesca Mariani insegna Italiano da due anni nel programma bilingue  Italiano/Inglese della Brunswick South PS.

Il multiculturalismo costituisce uno degli aspetti fondamentali dell’insegnamento e dell’apprendimento alla Brunswick South PS. Oltre l’ovvio legame italiano, il personale docente prende in considerazione una serie di prospettive e aspetti culturali per ogni materia, in particolare per quanto riguarda le discipline umanistiche.

Ingresso gratuito. È gradita la prenotazione: iicmelbourne@esteri.it; 9866 5931

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Date degli altri documentari in programma

15 novembre: Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, “Le cose belle” [2013, 88’]

22 novembre: Andrea Segre, Dagmawi Ymer, “Come un uomo sulla terra” [2008, 60’];

                       Stefano Liberti, Andrea Segre, “Mare chiuso” [2012, 60’]

29 novembre: Roberto Minervini, “The other side”[2015, 92’]

6 dicembre: Alina Marazzi, “Vogliamo anche le rose” [2007, 84’]

 

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: IIC Melbourne