Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Living Thoughts (Pensieri che vivono ad alta voce)

LIVING THOUGHTS, pensieri che vivono ad alta voce, la voce dell’attore che raggiunge il pubblico attraverso le parole del piu’ grande drammaturgo dell’era moderna: Luigi PIRANDELLO

Sono passati 150 anni (28 Giugno1867 – 28 Giugno 2017) dalla sua nascita, ma le parole scritte dall’autore che creò i “Sei personaggi in cerca d’autore” vivono ancora con tutta la loro potenza e continuano ad affascinare ed incuriosire tutto il mondo del teatro, della letteratura, della filosofia e a generare migliaia di libri che si sforzano di trovare, di spiegare a tutti i costi, quale sia la “chiave giusta” per aprire quella porta misteriosa, dietro la quale si dovrebbe celare quel magico incantesimo che ci potrebbe aiutare ad interpretare il suo pensiero. “Tempo perso”, direbbe l’ autore, perche’ con Pirandello, le vie dell’interpretazione sono infinite e le scelte le dovra’ fare il pubblico quando assiste alla rappresentazione delle sue opere.

In una performance di 45 minuti, l’attore/regista , Mimmo Mangione presenta dei monologhi estratti da sei capolavori di Pirandello, dando vita a sei personaggi fra i piu’ complessi ed importanti di tutto il teatro moderno. Mimmo sara` accompagnato dalla cantante e violoncellista di origini israeliane Adi Sappir.

Peppino De Filippo, disse che il teatro è una continua ricerca delle verità. Chi si sforza di trovare delle verità nascoste, di analizzare troppo, di vivisezionare il testo, si troverà a confrontarsi con delle falsità che creano dei labirinti senza via d’uscita. La ricerca teatrale di Mimmo Mangione è basata sulla funzionalità del racconto (“u cuntu”, in siciliano) che è alla base di ogni scritto pirandelliano; la verità è scritta con quelle stesse parole che compongono le frasi con cui i personaggi, mettendo a nudo la propria anima, si raccontano.

I monologhi dello spettacolo sono tratti dalle opere: “Sei personaggi in cerca d’autore”, “I giganti della montagna”, “Enrico IV”, “L’uomo dal fiore in bocca”, “Il berretto a sonagli” e “Uno, nessuno e centomila”.

In inglese su Il Globo, Sara Bavato intervista Mimmo Mangione: cliccare qui

 

 

cece 04 ccDal 1968 Mimmo Mangione si muove nell’ambiente creativo del teatro annoverando la partecipazione ad oltre cento produzioni come scenografo e costumista, sceneggiatore, attore, regista e drammaturgo. Il teatro è la sua vita, è una passione che lo sprona a raggiungere risultati brillanti andando contro ogni aspettativa.

Nel 1989 diventa co-fondatore della compagnia teatrale Commeartefo e da allora è Direttore Artistico. Ha recitato nel ruolo di protagonista nelle commedie di Moliere “Il malato immaginario”, “L’avaro” e “Don Giovanni”; nelle eleganti opere di Goldoni ispirate alla Commedia dell’Arte “Il servitor di due padroni” e “La locandiera”, nel “Mistero buffo” di Dario Fo e nei capolavori di Eduardo De Filippo “Filumena Marturano”, “Natale in casa Cupiello” e “Questi fantasmi”, nei lavori di Pirandello “L’uomo, la bestia e la virtù”, “Sei personaggi in cerca d’ autore” e “Il berretto a sonagli”. Nel 1995 ha scritto, messo in scena e interpretato “Confessione di un attore”.

Tra il 1996 e il 1998 è stato direttore artistico della Melbourne Theatre Company di Melbourne e ha messo in scena capolavori come “La Tempesta” di Shakespeare, “Il malato immaginario” di Moliere e varie commedie di Labiche, Mariveaux, Feydeau e Tristan Bernard.

Nella veste di regista-ospite di VCA Opera ha lavorato con gli studenti all’ organizzazione di varie opere comprese alcune produzioni musicali. Le opere piu’ recenti interpretate da questo “pazzo” sono tutte di Pirandello: “La morsa”, “Cece'” e “Enrico IV”. Di Mimmo si può certo dire che abbia una personalita’ sui generis, è intraprendente, dinamico, appassionato, costantemente alla ricerca dell’eccellenza e della professionalità.

 

adir fotoAdi Sappir, affermata violoncellista e cantante di Melbourne è riuscita a fondere nella sua musica oriente e occidente. Da israeliana-australiana che vive a Melbourne, Adi compone testi e musiche che riflettono il suo background culturale e la sua esperienza personale. Le sue creazioni originali  hanno tonalità ricche e intime. Combinando la sua musica con diverse forme d’arte, insieme all’influenza del suo patrimonio ebraico, Adi crea un mosaico di melodie che sembrano echeggiare all’ interno della società stessa.

I suoi album da solista, “Instead of a love poem” (2016), “Insomnia” (2012) e “Under the Clocks” (2003) rivelano la passione di Adi nel creare un’esperienza multidimensionale attraverso la sua musica. Nel 2016 Adi ha realizzato un sogno: insiema a “The Boite” ha eseguito un concerto sulla tradizione musicale araba ed ebrea al Melbourne Immigration Museum, con un tutto esaurito, davanti ad un pubblico entusiasta. Il progetto è stato sostenuto da Creative Victoria, dal Victoria Multicultural Commission e da Global Reconciliation.

Negli ultimi anni Adi ha collaborato con vari musicisti e artisti su una serie di progetti. Tra gli altri, Adi ha composto la musica per “The Play of Sound” (2015-16) in scena al Jewish Writers Festival, al Glen Eira Storytelling Festival e al The Sydney Jewish Writers Festival. Adi ha anche scritto la musica per la piece teatrale “Eleanor and Mary Alice” (2014, 2016) rappresentata all’ Heide Museum of Modern Art Victoria e al Perth Centre for Contemporary Photography nell’ ambito della mostra sui Diritti Umani. A questo, si aggiunge il progetto video di Adi, “Between Sound and Space” (2013-2014) ospitato in diverse gallerie d’arte di Melbourne. Mentre si dedica a tutti i suoi progetti, Adi continua a comporre la musica in ebraico e nella sua lingua inglese d’adozione, creando le tonalità uniche e nostalgiche che l’hanno resa famosa.

 

Prenotazione non più disponibile

  • Organizzato da: Istituto Italiano di Cultura