Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

EDIPO RE, ItaliaMarocco, 1967

DIPO REItaliaMarocco, 1967

Titolo internazionale: Oedipus Rex

Regia: Pier Paolo Pasolini. Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, da Edipo Re ed Edipo a Colono di Sofocle. Scenografia: Luigi Scaccianoce. Direttore della Fotografia: Giuseppe Ruzzolini. Arredatore: Andrea Fantacci. Assistente arredatore: Dante Ferretti. Montaggio: Nino Baragli. Coordinamento musicale: Pier Paolo Pasolini. Musica: “Quartet in C Major K 465” di Wolfgang Amadeus Mozart, motivi popolari rumeni, antica musica giapponese. Suono: Carlo Trachi. Costumista: Danilo Donati. Interpreti e personaggi: Franco Citti (Edipo), Silvana Mangano (Giocasta), Alida Valli (Merope), Carmelo Bene (Creonte), Julian Beck (Tiresia), Ninetto Davoli (Anghelos), Luciano Bartoli (Laio), Ahmed Bellachmi (Polibio), Francesco Leonetti (servo di Laio), Giandomenico Davoli (Pastore di Polibio), Pier Paolo Pasolini (il Gran Sacerdote). Produzione: Arco Film, Roma con la partecipazione di Somafis, Casablanca (Marocco). Durata: 104’.

Formato: DCP. Origine: Cineteca di Bologna, per concessione di Compass Distribution.

Versione originale. Sottotitoli: inglesi.

Restaurato in 4K nel 2021 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Compass Film e Istituto Luce-Cinecittà presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, con il sostegno del Ministero della cultura. Grading supervisionato da Luca Bigazzi.

Una visionaria reinvenzione della tragedia di Sofocle messa in scena come un sogno (un incubo) racchiuso fra un prologo nell’Italia degli anni Venti e un epilogo nella Bologna del 1967. Definito da Pasolini come la propria autobiografia poetica, Edipo Re ha un originale tessuto figurativo dove l’estetica barbarica si fonde al primitivismo e ad una dolente corporalità.

“Avevo due obiettivi nel fare il film: il primo, realizzare una sorta di autobiografia assolutamente metaforica, quindi mitizzata; il secondo, affrontare tanto il problema della psicoanalisi quanto quello del mito. Ma invece di proiettare il mito sulla psicoanalisi, ho riproiettato la psicoanalisi sul mito. Eppure mi sono tenuto molto libero, ho seguito tutte le mie aspirazioni ed i miei impulsi. Non me ne sono negato nemmeno uno. Questa è stata l’operazione fondamentale di Edipo Re. Il risentimento del padre nei confronti del figlio è qualcosa che ho avvertito più distintamente della relazione tra madre e figlio, che non è un rapporto storico, ma puramente interiore, privato, fuori della storia, anzi metastorico, quindi ideologicamente improduttivo. Mentre ciò che determina la storia è il rapporto di amore e odio tra padre e figlio. Io ho sentito l’amore per mia madre molto, molto più profondamente, e tutto il mio lavoro ne è stato influenzato.” (Pier Paolo Pasolini)

Sabato 21 Maggio 2022, h. 3:00 pm

Domenica 22 Maggio 2022, h. 4:00 pm

Book now

edipo_re

  • Organizzato da: IIC Melbourne