Francesco D’Orazio,
Francesco Abbrescia,
violino, violino elettrico e live electronics
> Francesco D’Orazio e Francesco Abbrescia in concerto, sul canale Vimeo dell’IIC Melbourne: cliccare qui
Programma
Pasquale Corrado (1979)
Dal segno d’ombra (2016) Violino elettrico a cinque corde ed live electronics (8’)
Gianvincenzo Cresta (1968)
Voci incroci (2013) Violino e live electronics (16’)
Alessandro Solbiati
Sonata (Tiresia e la Pizia) (2013-2020) versione per violino e live electronics (18’)
Ivan Fedele
Suite francese VI Violino amplificato (16’)
Francesco D’Orazio. Nato a Bari, si è diplomato in violino e viola sotto la guida del padre, perfezionandosi con Denes Zsigmondy presso il Mozarteum di Salisburgo e Yair Kless presso l’Accademia Rubin di Tel Aviv. Si è laureato in Lettere con una tesi in Storia della Musica sul compositore Virgilio Mortari.
Ha tenuto concerti con la BBC Symphony Orchestra, la London Symphony Orchestra, l’Orchestra Filarmonica della Scala, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, i Berliner Symphoniker, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, l’Orchestra Sinfonica Nazionale d’Il de France, l’Orchestra Filarmonica di Città del Messico, la Saarlandischer Rundfunk, l’Orchestra Filarmonica di Shangai, l’Orchestra Filarmonica di Nagoya, l’Accademia Bizantina, l’Academia Montis Regalis, l’Ensemble Court-Circuite di Parigi, diretto, tra gli altri, da Lorin Maazel, Sakari Oramo, Hubert Soudant, Pascal Rophé e Luciano Berio.
Il suo vasto repertorio spazia dalla musica antica eseguita con strumenti originali alla musica classica, romantica e contemporanea. Da più di vent’anni è il violinista dell’ensemble l’Astrée di Torino con il quale tiene regolarmente concerti con repertorio barocco e classico.
Tra i numerosi compositori hanno scritto per lui lavori per violino e orchestra figurano Ivan Fedele, Terry Riley, Brett Dean, Fabio Vacchi, Michele dall’Ongaro, Michael Nyman, Vito Palumbo, Marcello Panni. Di particolare rilievo è stata la sua lunga collaborazione con Luciano Berio del quale ha eseguito Divertimento per trio d’archi in prima mondiale al Festival di Strasburgo, e inoltre Sequenza VIII al Festival di Salisburgo e Corale per violino e orchestra alla Cité de la Musique a Parigi e all’Auditorium Nacional de Musica di Madrid diretto dall’autore.
Ha suonato in tutta Europa, Nord e Sud America, Messico, Australia, Cina e Giappone ed effettuato registrazioni discografiche per Decca, Naive, Hyperion, Stradivarius e Amadeus.
E’ stato ospite di prestigiose istituzioni quali il Teatro alla Scala di Milano, la Philharmonie di Berlino, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Royal Albert Hall, Centre de Musique Baroque de Versailles, South Bank Centre di Londra e i Festival Proms di Londra, Cervantino in Messico, MiTo, Presences di Radio France, Ravello, Istanbul, Settimana Musicale Senese, Montpellier, Ravenna, Postdam, Salisburgo, Stresa, Tanglewood, Biennale di Venezia.
Nel 2010 Francesco D’Orazio è stato insignito del XXIX Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana quale “Miglior Solista” dell’anno.
Suona il violino “Comte de Cabriac” di Giuseppe Guarneri, costruito a Cremona nel 1711 e un Jean Baptiste Vuillaume fatto a Parigi nel 1863.
Francesco Abbrescia. Ha studiato pianoforte, canto e direzione di coro ed è diplomato in Composizione Sperimentale (Gianni Francia) presso il Conservatorio “N. Piccinni” di Bari.
Consegue il Diploma di Primo livello con Lode in Musica e Nuove Tecnologie con una tesi dal titolo “Composizione Musicale Strumentale Assistita dal Calcolatore” e il Diploma di Secondo livello in Musica Elettronica con Lode e menzione speciale con una tesi dal titolo “Algoritmi di Feature Extraction da segnali audio ed applicazioni in analisi e composizione musicale” (Francesco Scagliola) presso il Conservatorio di Bari.
Ha seguito corsi di direzione corale con i Maestri Antonella Arnese, Filippo Maria Bressan e Giovanni Acciai e ha studiato canto partecipando a corsi specialistici con i Maestri Antonio Albarosa (canto gregoriano), Steve Woodbury (vocalità applicata al repertorio barocco), Marco Berrini (I mottetti di J.S.Bach, prassi esecutiva e concertazione), Giovanni Acciai (Il madrigale italiano, prassi esecutiva e concertazione – la solmisazione di Guido d’Arezzo – repertorio inedito della Scuola Napoletana).
Ha eseguito l’elettronica e curato la regia del suono per “Electric Preludes” di Brett Dean (violino elettrico, elettronica ed orchestra d’archi) alla Biennale di Venezia 2018 (Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, violino F. D’Orazio, direttore Vito Ceccherini).
È stato operatore assistente all’elettronica interattiva e al multimedia al corso di composizione di musica da film di Luis Bacalov per i corsi estivi dell’Accademia Musicale Chigiana (2005 – 2014) e assistente alla regia del suono (F.Scagliola) per la prima assoluta del dialogo drammatico-musicale ¿Pia? di Azio Corghi (Siena 2004).
Nel 2007 ha fondato e diretto fino al 2011, il “Goitre” gruppo vocale femminile con pianoforte stabile, specializzato nei repertori romantico e del ’900, con il quale si è esibito in diverse città italiane ed ha inciso un CD.
È stato dal 2004 al 2011 direttore artistico stabile della rassegna annuale di musica contemporanea “Musiche Nuove” dell’associazione Harmonia. Collabora con compositori di fama internazionale (Ivan Fedele, Michele Dall’Ongaro, Gianvincenzo Cresta, Pasquale Corrado, Vito Palumbo) e si esibisce come esecutore informatico in Italia e all’estero al fianco di musicisti come Francesco D’Orazio, Nicola Fiorino, Giampaolo Nuti e Filippo Lattanzi.
È membro di Sin[x]Thésis, gruppo di ricerca e produzione della classe di musica elettronica del proprio conservatorio, fondato e diretto da F. Scagliola, con il quale si è esibito in numerosi concerti in Italia e all’estero.
Suoi lavori sono stati eseguiti in numerose manifestazioni in tutto il mondo: ARS ELECTRONICA (Linz, Austria), ICMC (Lubiana, Slovenia), FILE (São Paulo, Brasile), ÉuCuE (Montréal, Canada), FIMU (Belfort, Francia).
Ha vinto il Premio Nazionale delle Arti 2008/9 sez. Musica Elettronica con il brano AudioVideo di propria composizione “Studio sull’intonazione della carne”.